Quindi, la cronologia dei fatti è la seguente: nell’aprile scorso, in base al meccanismo messo a punto dal piano UE, l’Italia doveva avere 172,2 miliardi. dell'informativa sulla privacy. PMI.it è un allegato di Blogo, periodico telematico reg. Ma questa volta senza alcuna condizionalità sul fronte del bilancio. Lo stato del tuo abbonamento #PLACEHOLDER# è sospeso. La capogruppo di Italia viva, Maria Elena Boschi, in un’intervista al Tg4, ha dichiarato: “Noi non vogliamo aprire una crisi di governo. I motivi, spiegati in conferenza stampa dallo stesso Renzi, sono quelli sopra sintetizzati. Quindi, approfondiamo. L’accordo finale li ha visto salire a quota 209. Partiamo dall’ultimo, il più tecnico e di più difficile comprensione per il cittadino comune, alle prese con le gravissime difficoltà quotidiane a cui il momento storico ci sottopone. Spiegare perchè, in tale contesto, scoppia una crisi di Governo è doveroso. Fra l’altro, diciamolo, sono mesi che al Governo (non solo da Italia Viva) viene rimproverato di non aver usato i soldi del MES. Il partito di Renzi esce dal Governo e apre la crisi, ma voterà il DPCM anti Covid, lo scostamento di Bilancio e il nuovo decreto Ristori: gli scenari. Nella conferenza stampa, il leader di Italia Viva spiega le motivazioni della decisione. Intanto nello scontro politico si è aggiunto l’utilizzo dei fondi legati al Mes (sui quali c’è il veto M5S) e la delega ai Servizi segreti che è in mano al premier. Anche perchè stiamo parlando di politica in Italia, ovvero il paese dei ribaltoni. Bisogna dirlo, l’impressione di un braccio di ferro alimentato dalla stesso Governo c’è stato. Trib. Non sta a me giudicare - o almeno non in questo momento - se la decisione di Matteo Renzi di far vacillare la maggioranza sia giusta o sbagliata, anche perché personalmente fatico ancora a comprenderne le motivazioni (e non escludo possa trattarsi di un bluff).Guardando ai giudizi della stampa estera, però, sembrano non esserci dubbi a riguardo: Matteo Renzi, infatti, stenta a trovare consensi. Si è iniziato a parlare di rimpasto, di esecutivi tecnici di unità nazionale e anche della possibilità di tornare al voto prima che scatti il semestre bianco il prossimo luglio. E la frase sopra riportata fa indubitabilmente pensare a un’ipotesi di ribaltone. Ci sono pochi dubbi sul fatto che il regolamento di conti tra Renzi e Conte porterà ad una crisi di governo. L’analisi di Gianfranco Polillo. La crisi è stata aperta dal partito fondato da Matteo Renzi, con le dimissioni delle due ministre Teresa Bellanova e Paola Bonetti e del sottosegretario Ivan Scalfarotto. In questo momento il nostro Governo sta però predisponendo un piano che di soldi europei ne spende ben 209 miliardi (che provengono dal Next Generation EU). Per dirla in modo ancor più semplice: non possiamo spenderli in ristori emergenziali, dobbiamo usarli per nuove riforme e progetti. «Meglio andare all’opposizione che accettare questo Recovery»: l’ultimo giorno del 2020 Renzi ha replicato all’ipotesi di una parlamentarizzazione della crisi. Anche perché hanno altro da fare: curarsi dal Covid, stare vicino ai propri cari o amici ammalati pur senza poterli vedere di persona, fare i conti con le difficoltà economiche della cassa integrazione o delle restrizioni alle attività commerciali, e perfino consultare le leggi di stato per capire se possono uscire di casa, quando e per fare cosa. I motivi? E veniamo agli altri due punti: il metodo e il merito. Conte il 9 gennaio ha scritto: «Non è mai venuta e mai verrà meno, da parte mia, l’apertura al confronto e all’ascolto delle forze che sostengono il governo. Infine, sempre sul MES, un’ultima considerazione. Crisi di governo, un italiano su due non capisce i motivi: per il 73% Renzi persegue i suoi interessi Secondo Ipsos, Conte è preferito dal 55% degli intervistati mentre l’ex premier solo dal 10%. I renziani — che nei giorni precedenti avevano insistito anche per l’utilizzo delle risorse legate al Mes, strumento osteggiato dai 5 Stelle —, hanno fatto muro. Ieri è arrivata l’ufficialità della crisi di Governo con le dimissioni dei ministri Bellanova e Bonetti, esponenti di spicco di Italia Viva. Vale anche la pena di sottolineare che è la prima volta nella storia d’Europa che arrivano risorse così ingenti. Il metodo, il merito, il Recovery Plan e il MES: sono i motivi per i quali in piena pandemia è caduto (o sta cadendo, l’iter istituzionale è una delle tante originalità della situazione) il Governo. Molto in sintesi: vengono versati in diverse tranche e, se un Paese non li spende come dovrebbe, l’Europa non versa le tranche successive. Alla conferenza stampa di fine anno, il 30 dicembre, il premier ha aperto a modifiche: «Servono risposte sul recovery plan, aprire il confronto con le parti sociali e con le varie forze. La crisi di governo sarà affrontata dai principali attori in campo solo la prossima settimana. Il Capo dello Stato, che si è espresso in modo chiarissimo, ha spiegato come si fa: «tenendo connesse le responsabilità delle istituzioni con i sentimenti delle persone». C’è chi valuta il fronte dei responsabili per sostituire i renziani nella maggioranza. Crisi di Governo, le mosse di Renzi Lo scontro ormai è in campo aperto. In realtà, il Recovery Plan vale più di 209 miliardi, perché (in risposta alle perplessità sul mancato utilizzo del MES) sono stati inseriti altri miliardi sfruttando fondi europei, portando la cifra totale a 222 miliardi circa. Recovery Plan: il Consiglio dei Ministri approva lo schema di PNRR senza le risorse del MES, spaccatura di maggioranza, Governo in crisi. Il 16 dicembre Renzi ha inviato una lettera al premier. Alla fine, ne ha ottenuti 209 e il Recovery Plan italiano ha utilizzato altri fondi Ue salendo a 222 miliardi. L’ultimatum di martedì 12 gennaio (se Italia Viva esce dal Governo, noi andiamo avanti senza), non si può definire un atto di compostezza istituzionale. In base al meccanismo inizialmente previsto dalla Commissione, dovevano arrivare circa 172,2 miliardi. Per far rientrare l'allarme si ipotizza una crisi-lampo: partorire un patto di legislatura e arrivare entro un paio di giorni alla nascita di un nuovo governo, magari il Conte-ter. E’ il Recovery Plan, approvato senza il voto delle ministre di Italia Viva (di fatto, il primo atto formale di apertura nella crisi). In passato, l’Europa ha usato meccanismi molto più stringenti per concedere prestiti: il caso che tutti ricordano è quello della Grecia, che fondamentalmente è stata commissariata dalla famosa troika (Banca centrale europea, Fondo monetario internazionale, Commissione Ue). Dal Recovery Plan ai servizi segreti: tutti i motivi dietro la rottura all'interno della maggioranza La crisi di governo è alle porte, tutte le ipotesi per il futuro: dal terzo governo Conte a Mario Draghi passando per il Centrodestra. Conte ha dato il via a una verifica di governo. E’ utile approfondirne i punti, visto che molti non avranno le idee chiarissime sui motivi della crisi. In generale, gli ultimatum si danno ai nemici, non agli alleati. Matteo Renzi apre ufficialmente la crisi di governo, con le dimissioni dei ministri Bonetti e Bellanova. Che, lo ricordiamo, giustificano il ricorso al decreto legge (un provvedimento che il Governo prende perché ritiene che ci siano elementi di necessità e urgenza). Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che solo ieri chiedeva a tutti di fare un passo indietro per riaprire il dialogo, oggi dichiara che l’apertura della crisi divide definitivamente la strade del Governo e di Italia Viva, e torna a rivolgersi ai «costruttori europei» che si trovano in Parlamento. Nel Ristori 5 nuovi contributi per imprese e professionisti, bonus per autonomi, cig per dipendenti, rottamazione e saldo e stralcio: le anticipazioni. Crisi di Governo, ecco perché Salvini l’ha decisa Ufficialmente la spiegazione data dal leader leghista è stata la spaccatura consumatasi sulla Tav, con il Movimento 5 Stelle che ha votato contro. Fatta questa premessa (molto semplicistica, lo sottolineiamo), passiamo ai conti. Ora, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel tradizionale discorso di Capodanno, ha rivolto un appello preciso alle forze politiche e istituzionali: «non viviamo in una parentesi della storia. Luigi Di Maio e il Pd hanno offerto a IV un patto di legislatura. Possibilmente, lontani dalla telecamere, e anche dai social network. 13 Gennaio 2021 Il testo approvato dal Governo è ancora oggetto di confronto, quindi in ogni caso ulteriori spazi di manovra ci sarebbero ancora. di Veronica Mandalà 10 Agosto 2019, 12:52 108 Visualizzazioni Ora, potrebbe essere un caso, ma insomma sembra più che probabile che forse per una volta siamo riusciti a fare una trattativa soddisfacente in sede europea. Auspico un clima di collaborazione per arrivare quanto prima a una sintesi». Crisi di governo e rimpasto, siamo già al toto-ministri in cui spunta, tra gli altri, il nome della Boschi. Crisi di governo, perché il taglio dei parlamentari può rendere difficile un ritorno al voto ora Difficilmente la crisi di governo che si sta aprendo in queste ore porterà a un voto anticipato. Figlia di un’impuntatura o di un eccesso di protagonismo, come molti erroneamente ritengono, memori delle vicende che portarono alla fine del Governo Renzi. Invece no: tutti i decreti Covid sono finanziati con il bilancio dello Stato. O meglio: perché oggi potrebbe essere formalizzata la crisi di governo, dopo che Italia Viva, il partito fondato da Matteo Renzi, ha messo in chiaro di … L’11 gennaio viene inviata una nuova bozza del Recovery ai componenti del governo in vista del Consiglio dei ministri di stasera. I soldi di Next Generation EU (i 209 miliardi) sono in parte a fondo perduto (81,4 mld) e in parte in forma di prestito (127 miliardi). Fra l’altro, una crisi di Governo nel paese che ha ottenuto più soldi dall’Europa non sembra riconducibile a una fine strategia nei confronti di Bruxelles. Crisi di governo tra Renzi e Conte: i motivi e gli scenari futuri Si torna a parlare di una crisi di governo, lo scontro è su Recovery found e Mes, e le tensioni portano a diversi scenari futuri. Va detto che su questo fronte c’è stata una repentina marcia indietro. di Barbara Weisz. Crisi di governo, i motivi dello scontro: cosa accade oggi, Renzi parla alle 17,30. Crisi di governo, i motivi dello scontro: cosa accade oggi, Renzi parla alle 17,30. Ma comunque comporta impegni, anche sul fronte dei parametri di bilancio. DPCM entro venerdì con nuove regole Covid, da domenica i nuovi colori delle Regioni, in vista i nuovi indennizzi del decreto Ristori 5. Crisi di Governo aperta News e ultime notizie oggi da Italia e Mondo, ha portato all’approvazione del Recovery Fund, ha annunciato il ritiro della delegazione del suo partito al governo, ha sottolineato al premier Giuseppe Conte che le strade aperte possono essere tre, la gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. E’ difficile, molto difficile, capire per quale motivo tutto questo non sia stato sufficiente a non far cadere il Governo. includes2013/SSI/notification/global.json, /includes2013/SSI/utility/ajax_ssi_loader.shtml, 12 gennaio 2021 (modifica il 14 gennaio 2021 | 12:19), Copyright 2020 © RCS Mediagroup S.p.a. Tutti i diritti sono riservati |, le ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti e il sottosegretario Ivan Scalfarotto, rimpasto, di esecutivi tecnici di unità nazionale, le sue proposte(63) per il rilancio del Paese, la delega ai Servizi segreti che è in mano al premier, responsabili per sostituire i renziani nella maggioranza. Diverse richieste di IV sono state accolte: dopo la moral suasion del Quirinale, il piano è stato approvato. Si tratta di un piano da 222 miliardi di euro. Va anche detto che è stata poco ortodossa dal punto di vista istituzionale anche l’apertura della crisi tramite conferenza stampa. Non solo. La ministra dimissionaria delle Pari opportunità Bonetti spiega che Italia Viva è disposta «a stare in maggioranza, anzi le mie dimissioni sono lo spazio perché questo tavolo finalmente si apra, sono mesi, è da novembre che chiediamo un tavolo per riprogettare le risposte da dare al paese». Il 6 gennaio una nuova bozza del Recovery è approdata a Palazzo Chigi, ma si tratta ancora. Prevede delle condizionalità, che rappresentano il vero punto del contendere. Ancora: dopo l’apertura della crisi, leader politici e ministri della Repubblica si sono messi a twittare l’appoggio al premier, coniando anche uno specifico hashtag. Lunedì si riunisce la capigruppo. | Cosa può succedere ora. Se vuoi aggiornamenti su Governo inserisci la tua email nel box qui sotto: Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni E’ vero che, in considerazione della crisi Covid, queste ultime sono state molto semplificate se i Paesi chiedono i soldi per rafforzare il sistema sanitario a fronte della pandemia. Ma perché siamo arrivati qui? Tutti da poter spendere per rispondere alla crisi e far ripartire l’economia. Renzi, che è stato tra i principali fautori della nascita del governo giallorosso (decisiva fu questa intervista), negli ultimi mesi ha spesso avuto una serie di duri scontri con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha accusato spesso di eccessivo protagonismo nelle scelte (qui l’articolo di Tommaso Labate). Dopo Natale, lo scontro sia è ulteriormente acceso. Cifra mai vista prima. Matteo Renzi contro Giuseppe Conte. Conte, in una prima fase, ha ipotizzato una cabina di regia guidata da Palazzo Chigi con l’ausilio di alcuni ministri e, soprattutto, di sei super manager (uno per ogni area dei progetti) e una squadra di tecnici. Perché c’è la crisi di governo? Perché siamo riusciti ad avere un Recovey Plan che ci consente di spendere gli stessi soldi senza impegni vincolanti sul fronte delle politiche di bilancio. Con i quali, se ci sono divergenze, si discute. Il Quirinale ha sottolineato al premier Giuseppe Conte che le strade aperte possono essere tre: 1) le dimissioni consegnate nelle mani di Mattarella, che potrebbe respingerle o conferire a Conte un reincarico per prendere tempo e negoziare a tutto campo; 2) la trattativa parlamentare dopo aver riferito in Aula 3) la sfida aperta con un voto di fiducia in Parlamento. Ma comunque, quando si ottiene il prestito, si firma un memorandum che prevede precisi impegni. Crisi di governo, mozione di sfiducia della Lega a Conte al Senato. relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi Si potrebbe continuare, se non fosse che si rischia di non finire più. Roma © PMI.it 2007-2021 | T-Mediahouse – P. IVA 06933670967 | 1.48.2, Crisi di Governo: analisi dei motivi, punto per punto, Conte incontra Mattarella, verifica di Governo in Aula, Coronavirus: verso le nuove fasce e i nuovi ristori, Crisi di Governo aperta, Renzi ha ritirato i ministri, Incentivi Startup per acquisto immobili o leasing. L’Italia è una partner fondamentale dell’Ue, in questo contesto è riuscita a raccogliere più del solito, forse non è il momento di sperperare il patrimonio di credibilità acquisito. L’idea però ha creato tensioni nella maggioranza (non solo in Italia viva: anche il Pd, ad esempio, era stato molto critico). Il piano si chiama «Ciao», acronimo di Cultura Infrastrutture Ambiente Opportunità. 3 ore fa. “Il 78% degli italiani, indipendentemente dal partito votato e dall’appartenenza politica, pensa non sia il momento per aprire una crisi di governo“. I DPCM , questo sì, sono stati molto più utilizzati del solito, ma soprattutto per far entrare in vigore velocemente regole anti Covid che sostanzialmente introducono limitazioni senza precedenti per uno stato di diritto, e per le quali non sembra scorretto l’utilizzo di uno strumento che, automaticamente, decade (come i DPCM). Renzi ha anche criticato le misure del Recovery Plan, rivendicando il merito di aver insistito per alzare le risorse da destinare alla Sanità. Quello che non è chiaro è lo scenario futuro. Nuove norme anti Covid e vaccini: in zona gialla confini regionali chiusi ma musei aperti, zona bianca semi-libera, stato emergenza a fine aprile. Ribaltone? Il 13 gennaio, la crisi si è aperta ufficialmente. A far scattare la miccia è stata la gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, cioè il piano di gestione del Recovery Fund, lo strumento comunitario fortemente richiesto dal governo per contrastare la crisi economica provocata dalla pandemia scatenata dal coronavirus. I motivi della decisione. Gli scenari aperti — visto che il governo non è stato sfiduciato in Parlamento, e visto che Italia viva si è detta disponibile a rimanere all’interno dell’attuale maggioranza, varando un nuovo esecutivo — sono molti (li sintetizziamo qui). Cassa integrazione Covid gratuita per le aziende finché sarà necessario, bonifici di Natale tutti erogati, nuovi aiuti del Ristori 5 in stand by politico. E non ha guardato a un possibile rimpasto. C’è chi lo chiama Napoleone. Il Meccanismo europeo di stabilità (MES) è un complesso strumento attraverso cui l’Europa può concedere prestiti agli stati (quindi i soldi vanno restituiti), via via riformato nel corso degli anni, fino allo scorso novembre. Ecco i motivi. Il ricorso eccessivo al decreto legge non è attribuibile a questo particolare Governo, essendo stato ampiamente praticato anche da tutti quelli che lo hanno preceduto, senza che fra l’altro ci fossero situazioni emergenziali. Crisi di governo, i motivi Non è facile ricostruire quali siano, con esattezza, i motivi che hanno scatenato la crisi di governo. 4 ore fa. La necessità di approvare il bilancio dello Stato e le ferie natalizie hanno rallentato i tempi della crisi, che però si è allargata per spettro e portata. In base al meccanismo del MES l’Italia potrebbe chiedere 39 miliardi di euro. Proprio gli interventi del Premier a reti unificate, fra l’altro (inseriti fra i motivi di contrasto), sono serviti spesso a rassicurare i cittadini sul carattere di eccezionalità dei provvedimenti che venivano presi, e sulla consapevolezza, sempre sottolineata, che si trattava di una negazione di diritti costituzionalmente garantiti, presa in nome di un’emergenza reale. Uno schema in cui, guarda caso, l‘ex ministra e renziana di ferro, Maria Elena Boschi, la fa da regina. L’Italia è il paese che nell’ambito del piano europeo ha ottenuto più risorse. Stop agli spostamenti tra Regioni fino al 15 gennaio, riapertura superiori 11 gennaio, weekend arancione, giro di vite sulle zone di rischio. Giuseppe Conte «Il più amato sono io». Brevemente, il metodo contestato si potrebbe riassumere in un eccessivo personalismo del premier, in un ricorso troppo frequente allo strumento del DPCM (Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri), allo scarso coinvolgimento del Parlamento (troppi decreti, poco spazio per la loro conversione in aula, discussione a tappe forzate sulla manovra). seguenti campi opzionali: Crisi di Governo: Conte sale al Quirinale per comunicare la volontà di un chiarimento politico in Parlamento, prossimi step e ipotesi in campo. I motivi che sarebbero alla base delle manovre di Italia Viva per cercare di mandare a casa il premier e formare un nuovo governo con un inquilino diverso a Palazzo Chigi. Qualcuno potrebbe forse dire: in questo momento c’è un grande bisogno di ulteriori risorse finanziarie con tutti i ristori, i bonus e gli ammortizzatori necessari per affrontare la crisi. Se verrà meno la fiducia di un partito il premier annuncia che andrà in Parlamento. Quindi, per riassumere criticamente, si discute di 39 miliardi quando ce ne sono 209 che ancora non abbiamo neanche iniziato a spendere. 15 / 1160. liberoquotidiano.it; 3 ore fa; Grande Fratello Vip, … Crisi, il Centrodestra e la tentazione del governissimo ma la Meloni fa muro. Con questo passaggio si è formalizzata l’apertura di una crisi del governo Conte bis. Qui apriamo una parentesi invece sul metodo utilizzato negli ultimi giorni. Nei 14 mesi in cui Giuseppe Conte e i suoi ministri sono stati a Palazzo Chigi, non si contano le liti tra Lega e M5s, più simili a uno scontro tra maggioranza e opposizione che a un confronto tra alleati. Non c’è solo la crisi di Governo Il differenziale tra i rendimenti italiani e tedeschi è lievitato a 109 punti base da 103 di lunedì.