La lista dei sodalizi calabresi non è breve perché le ‘ndrine calabresi sono sempre risultate ben radicate nel tessuto economico di Roma. Nel rapporto della Regione sulle mafie nel Lazio le famiglie mafiose sono 75. Roma L'Aquila ... appurato che i fratelli utilizzavano la sede dell'azienda di smaltimento amianto per incontri con affiliati alle famiglie mafiose trapanesi. L’obiettivo è sempre lo stesso: “fare impresa nei mercati legali”, inquinarli immettendo denaro di provenienza illecita, e infine compromettere il funzionamento del mercato stesso, la libera concorrenza. Ed anche la Capitale, il suo hinterland e le province circostanti si sono rivelate terreno appetibile per coltivare nuovi affari illeciti. Una vicenda della quale Sigfrido Ranucci ha parlato oggi in una lunga intervista rilasciata ad Eleonora Daniele a Storie Italiane, su Rai1. Ma la cooperazione tra mafia di origine meridionale e mafia autoctona nella Capitale può verificarsi anche tra gruppi della camorra e della ‘ndrangheta: come accaduto con la pianificazione ed esecuzione di traffici illeciti del clan campano Senese e, insieme, della cosca reggina Rango-Zingari. Mentre a Pomezia è emersa la presenza di esponenti delle ‘ndrine e della locale famiglia Gangemi, impegnati prevalentemente nell’usura. L'imprenditore si sarebbe, peraltro, avvalso della cosca di 'Ndragheta per reclutare 'agenti di riscossione crediti', maggiormente convincenti nel caso di ritardi dei pagamenti. “Hanno mirato al controllo di attività economiche” e “all’acquisizione di concessioni, appalti e servizi di pubblica utilità in quell’area”. ... Ma è sicuramente un errore anche più grave negare l’esistenza di significative presenze mafiose, anche autoctone, e la necessità di contrastarle». Restando sulla Capitale, viene segnalata l'operatività della 'ndrina Fiarè di San Gregorio di Ippona legata al clan Mancuso presente in varie zone del centro e attiva nell'acquisizione e nella gestione, a fini di riciclaggio, di attività commerciali ed imprenditoriali. Maria Grazia Bianchi Oddera "Le famiglie di Cosa Nostra", Newton Compton editori s.r.l Roma, 2009. La regione del centro Italia, secondo la Dia, costituisce il teatro di una interazione e coesistenza di fenomenologie di diversa matrice. Suburra - La serie è una serie televisiva italiana ambientata a Roma, ispirata all'omonimo film del 2015, a sua volta tratto dal romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini. Tuttavia, non vengono tralasciate attività tipiche della mafia: il traffico e lo spaccio di droga restano per i molteplici gruppi criminali gli affari illeciti più redditizi. La convivenza difficile tra italiani e stranieri, la protesta della Lega a Milano e le storie di chi grida "Stop" all'immigrazione. E ancora: un altro gruppo comprendente anche esponenti della famiglia di origine siciliana dei Gambacurta era impegnato a gestire lo spaccio nei quartieri di Primavalle, La Pisana e Montespaccato. Il marcio che la logora, la corruzione delle famiglie mafiose che si sono impossessate della città, droga, estorsioni, quartieri tenuti in pugno, organizzazioni che regnano nella loro zona e la mettono in ginocchio. a Roma, la Capitale del Paese, era sembrata un’ipotesi troppo ardi-ta se non fantasiosa nonostante le evidenze giudiziarie storicamente rintracciabili. Forte, anche per vicinanza geografica, la presenza di famiglie napoletane a Roma, sia nell'hinterland che sul litorale. Era soprannominato Il papa per la sua abilità a mediare tra le varie famiglie mafiose. Il primo nome che si legge è quello dei Casamonica cui sono state, nel tempo, contestate condotte usurarie ed estorsive, nonché il traffico di droga e il reimpiego di capitali illeciti. Alleate con le “nuove forze” della criminalità, che tradizionalmente si stabiliscono nelle località marittime fuori dal Raccordo Anulare prima di … La mafia cinese opera invece nel consistente mercato delle merci contraffatte e si contraddistingue per la spiccata capacità imprenditoriale, in particolare l’abilità a trasferire illecitamente nel Paese di origine grandi capitali attraverso società fittizie. Il gruppo in parola risulta in accordo con la famiglia Senese, presente nella stessa area, zona Tuscolana - Cinecittà. Dopo la Banda della Magliana sul mare di Roma arrivarono i Triassi. Casamonica, Di Silvio, Spada e Fasciani i nomi più ricorrenti nella Capitale dove, tuttavia, sono forti le influenze di clan campani, calabresi e siciliani. Le famiglie mafiose di Trapani e Marsala si erano interessate a procurare voti in particolare in favore della candidata, poi non eletta, Ivana Inferrera. Il tribunale di Termini Imerese: "Il fatto non sussiste". Gli Spada in particolare, come svelato da una recente operazione con sequestro di beni per 19 milioni di euro, erano riusciti a controllare attività di balneazione, sale giochi, destinando a queste attività il provento di estorsioni, usura e traffico di droga. I componenti delle organizzazioni, da tempo radicati a Roma, gestivano, con modalità mafiose ed in accordo con noti imprenditori del settore con numerose sale giochi, dislocate in diversi quartieri romani e lungo le consolari, con finalità di riciclaggio, estorsione, usura, impiego di utilità di provenienza illecita, fatturazioni per operazioni inesistenti, false comunicazioni sociali e frode fiscale, con l'aggravante del metodo mafioso. ROMA - Hanno destato molto scalpore le dichiarazioni del giornalista di Rai3 Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, minacciato di morte dalla mafia in seguito alla pubblicazione, nel 2010, del suo libro ‘Il Patto’. Il territorio laziale rientra nelle mire imprenditoriali di Cosa Nostra, grazie al ventaglio di opportunità di investimento che offre e che spaziano dai settori dell'edilizia, della ristorazione, delle sale da gioco e dell'agroalimentare. I napoletani, di recente, sono tornati anche d'attualità ad Ostia dove compaiono in alcune intercettazioni in cui Carmine 'Romoletto' Spada, confessa la sua "paura" di una invasione partenopea sul litorale. La loro datata presenza è documentata da provvedimenti di sequestro di beni immobili e quote di società, alle quali fanno capo attività economiche. Ad Ostia rilevano, invece, il gruppo dei Fasciani e gli Spada, colpiti duramente dalla recente operazione Eclissi (qui i nomi degli arrestati). I nomi dei clan della mafia attivi a Roma e nella sua provincia. Emblematica, in proposito, l'operazione Luna Nera della Guardia di Finanza, che ha colpito la cosca Rango-Zingari di Cosenza (qui la notizia). Il provvedimento ha interessato 5 soggetti, facenti parte di una famiglia di giostrai nomadi strutturati in una organizzazione criminale attiva, in particolare, nella commissione di delitti contro il patrimonio. In manette sono finiti anche affiliati alla ‘ndrina reggina Mulè di Gioia Tauro. Quest'ultimo ambito rappresenta uno dei business di riferimento delle consorterie, le quali, specie nel sud Pontino, hanno intessuto una solida rete di relazioni. Ed anche la Capitale, il suo hinterland e le province circostanti si sono rivelate terreno appetibile per coltivare nuovi affari illeciti. Se non ricordi la tua password o in precedenza usavi un account social 1978) e Giuseppe FERRARO (cl. E tanto. Sequestri che hanno permesso di bloccare il flusso di denaro di alcune delle famiglie più influenti a Roma. Secondo gli ultimi dati ufficiali le ‘ndrine, ovvero le famiglie mafiose, quelle dove anche un neonato è usato come corriere per la droga, sono 144, mentre gli affiliati sarebbero circa 6000. Il Tribunale di Palermo Sezione Misure di Prevenzione, su proposta del Procuratore della Repubblica di Palermo, ha emesso un provvedimento di confisca di quattro beni immobili (terreni e fabbricato) siti nei Comuni di: Cattolica Eraclea e Bivona, nella disponibilità di G.A. Famiglie come i Casamonica, gli Spada, i Di Silvio, attivi in zone diverse, dalla Romanina a Ostia, a differenza di altre organizzazioni non hanno scelto una strategia dell’inabissamento, preferendo al contrario comportamenti violenti e intimidatori, come peraltro ampiamente dimostrato dai casi di cronaca. Ma la criminalità locale ha certamente anche altri volti. “Lo sfruttamento della prostituzione è per lo più appannaggio di gruppi criminali dei Paesi dell’ex Unione Sovietica e romeni, con questi ultimi dediti anche allo sfruttamento della manodopera maschile destinata al lavoro nero sia nell’edilizia che nell’agricoltura. I nuovi clani e le altre mafie, ecco le famiglie che stanno conquistando Roma. Il sodalizio ha rappresentato un'”evoluzione della criminalità romana tradizionale”, perché dal punto di vista giuridico viene assimilata alle mafie classiche (nelle aule di tribunale è stato riconosciuto il modello strutturale ed organizzativo proprio dell’associazione di tipo mafioso). Le tre organizzazioni mafiose attive in Puglia, pur essendo come autonome, soprattutto nel controllo militare del territorio, sarebbero proiettate, sotto la guida delle famiglie dominanti, alla realizzazione di una struttura multi-business, con una mentalità criminale più moderna e specializzata. Ed è spuntata in territorio romano l’attività usuraria dei clan Mazzarella e Vollaro, svolta mediate affiliati, e con un successivo reinvestimento dei proventi in attività economiche, come l’acquisizione di case di riposo per anziani. A dirlo è la ricerca dell'Eurispes che fotografa l'Indice di permeabilità dei territori alla criminalità organizzata (Ipco). Altre arrivano dalla Sicilia o dalla Campania. I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”, In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese), Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima. Il gruppo Buzzi-Carminati si era avvalso di metodi intimidatori e metodi corruttivi per infiltrarsi in alcuni importanti settori della struttura amministrativa del Comune, arrivando anche a condizionarne le scelte. E' quanto emerge dalla relazione pubblicata della Direzione Investigativa Antimafia sul primo semestre 2017. Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI, la Cassazione ha escluso per Mafia Capitale l’associazione mafiosa riconosciuta in Appello. A Cittanova – dove si conferma la presenza delle famiglie FACCHINERI e ALBANESE-RASO-GULLACE – il 7 marzo i Carabinieri hanno catturato il latitante Girolamo FACCHINERI (cl. Il Salento vacilla sull'orlo delle infiltrazioni mafiose. SQUADRA MOBILE DI ROMA: operazione «nuova alba» con 500 agenti. Poi ci sono quelli nati qui. Roccamena, le foibe della mafia A pochi minuti da Roccamena, in provincia di Palermo, in una cavità simile ad una foiba la mafia occultava i corpi delle vittime della lupara bianca. Tra gli elementi comuni ai diversi gruppi malavitosi viene infatti indicata la “strategia di ridurre progressivamente le componenti violente e militari”, che è un modo per fare spazio proprio alla “promozione di proficue relazioni finalizzate ad un’infiltrazione silente nel territorio”. È un capitolo a parte quello che riguarda l’influenza della criminalità sul litorale romano. La camorra è presente a Roma già dagli anni ’90, quando emersero le attività del clan senese nello spaccio di droga e più recentemente nell’infiltrazione nei settori imprenditoriali puliti. Riabilitato il suo impegnato da anni sulle Madonie nella lotta alle famiglie mafiose Relativamente a periodi recenti viene ricordata l’attività nel settore immobiliare romano delle famiglie Galatolo e Graziano, legate ai Madonia del mandamento mafioso di Palermo-Resuttana, che sfruttando relazioni con professionisti della Capitale si erano inserite in diverse compravendite e anche nell’aggiudicazione di un appalto per la costruzione di un complesso di abitazioni nel comune di Marino. richiedi una nuova password. E, in alcuni casi, sono arrivate anche condanne per 416bis. Si tratta di attività per la realizzazione delle quali si rivela determinante la rete di relazioni con professionisti, operatori economici, esponenti delle pubbliche amministrazioni e del mondo della finanza. Come Mafia Capitale. SQUADRA MOBILE DI ROMA: operazione «nuova alba» con 500 agenti. Si ricorda poi l’attività di un’organizzazione criminale riconducibile al mandamento di Brancaccio, che gestiva attività illecite e reinvestiva in imprese fino ad arrivare al monopolio nel settore degli imballaggi industriale. Il Gup di Messina, Simona Finocchiaro, ha rinviato a giudizio 104 persone a conclusione dell'udienza preliminare per l'operazione Nebrodi sulla mafia dei pascoli. L’obiettivo sarebbe quello di spaziare Le commistioni che si sono create nella Capitale, tra soggetti collegati a contesti criminali di diversa origine territoriale, imprenditori e pubblici ufficiali, trovano conferma in un'altra indagine, conclusa nel mese di maggio dalla Guardia di Finanza con l'esecuzione di diversi provvedimenti cautelari e di un sequestro di beni per oltre 16 milioni di euro. Suburra - La serie è una serie televisiva italiana ambientata a Roma, ispirata all'omonimo film del 2015, a sua volta tratto dal romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini. La Dia chiarisce innanzitutto che sul territorio di Roma “sussistono cointeressenze tra le molteplici organizzazioni criminali comuni, comprese quelle che agiscono con il metodo mafioso”. Nel 2007 e nel 2011, rispettivamente Vito e Vincenzo Triassi sono stati vittime di agguati e intimidazioni. Infine, uno sguardo alle mafie etniche attive a Roma, che prevalentemente mantengono rapporti con i Paesi di origine, di cui conservano mentalità e modo di operare. Al centro dell'inchiesta della Dda della Città dello Stretto truffe agricole all'Agea e all'Unione Europea da parte dei clan mafiosi di Tortorici con 113 indagati. La Commissione formata dalle Cinque Famiglie della mafia si divide il controllo di New York: un potere invisibile che l'omicidio dell'ultimo boss, Frank Calì, ucciso mercoledì sera a Staten Island, ha riportato alla luce, dimostrando che è ancora viva, a quasi un secolo di distanza. Per i soldi sporchi i confini sono più labili che mai. Ma non c'è solo la criminalità autoctona nella Capitale. Sequestri ai locali dei vip, Arresti Spada, "I napoletani vogliono prendersi tutto": i tentacoli criminali su Ostia, Lo strapotere dei Casamonica. Riabilitato il suo impegnato da anni sulle Madonie nella lotta alle famiglie mafiose È un lungo elenco che spunta dall’ultimo rapporto della Direzione investigativa antimafia, l’organismo interforze inquadrato nel Ministero dell’Interno che ha come obiettivo il contrasto alla grande criminalità organizzata. Eseguito a Mazara del Vallo dai militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza e dai poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Trapani il decreto di confisca di beni, emesso dal Tribunale di Trapani, nei confronti dei fratelli Loretta, Carlo Antonio, di 54 anni, e Giuseppe, di 40 anni, entrambi attualmente detenuti, […] I nomi più noti della mafia sono ovviamente quelli legati ai casi che più hanno fatto discutere. Le tre organizzazioni mafiose attive in Puglia, pur essendo come autonome, soprattutto nel controllo militare del territorio, sarebbero proiettate, sotto la guida delle famiglie dominanti, alla realizzazione di una struttura multi-business, con una mentalità criminale più moderna e specializzata. Ma nello stesso periodo è poi emersa la presenza di due distinte associazioni criminali campane, con base a Roma e a Monterotondo, capeggiate da un pregiudicato contiguo al clan partenopeo degli Amato-Pagano e da uno collegato ai locali Cellamare, dedite alla gestione di sale giochi, bar e ristoranti con la finalità del riciclaggio del denaro sporco e l’intestazione fittizia di beni. ROMA – Maxiblitz antimafia della Guardia di Finanza: che ha arrestato 91 tra boss, gregari, estortori e prestanomi di due storici clan palermitani dell’Acquasanta e dell’Arenella. Si registrano, infatti, proiezioni delle organizzazioni mafiose tradizionali, che mantengono legami storici con le consorterie calabresi. Funerali da Padrino del boss Casamonica. Mafia, 51 arresti nella Capitale Colpo alla «cupola» padrona di Ostia. Le evidenze investigative raccolte nel recente passato hanno fatto luce anche sull'operatività, nel Lazio, delle cosche 'ndrine. Roma capitale d’affari. Nel Lazio e a Roma in particolare si segnala "l'operatività di diverse formazioni criminali ben strutturate". Nei confronti di Barone sono stati raccolti rilevanti indizi di colpevolezza riguardanti condotte tese a favorire famiglie mafiose di Calatafimi e Vita. “Soprattutto nella Capitale – si legge nel rapporto del Ministero – risultano, da tempo, operativi sia aggregati criminali di matrice locale, che proiezioni di gruppi mafiosi calabresi, campani e siciliani, perfettamente in grado di gestire qualsiasi tipo di illecito, rispettando le caratteristiche delle omologhe compagini delinquenziali operanti nei territori di elezione”. Roma/ la criminalità organizzata attanaglia la capitale Di Sara Scarozza. C’è infine una criminalità comune, anch’essa spesso organizzata, piuttosto diffusa soprattutto in alcuni quartieri periferici, dove “insistono situazioni di degrado materiale, sociale e culturale” e dove “è più agevole il reperimento di manovalanza criminale”. Negli ultimi tempi i Mancuso di Limbadi, in provincia di Vibo Valentia, sono risultati attivi nell’acquisizione di attività commerciali in cui reinvestivano i capitali di provenienza illecita. Ecco i 75 clan che comandano a Roma. Non sorprendano le ultime inchieste e i fatti di cronaca sulla criminalità organizzata a Roma e nel Lazio.Mafia siciliana, ‘ndrangheta e camorra hanno esteso da decenni il loro raggio d’azione alle regioni del centro e del nord Italia. Le organizzazioni mafiose a Roma collaborano tra loro. I nomi dei clan della mafia attivi a Roma e nella sua provincia. Nell'articolo di Saviano viene spiegato e denunciato il grave problema dello spaccio di stupefacenti, con il quale 'Ndrangheta e Camorra guadagnano miliardi di euro, nello specifico a Roma… | Registrazione al Tribunale di Roma n.294 del 19 ottobre 2012. ... Nel Lazio sono state contate almeno 378 infiltrazioni mafiose. Elencando le operazioni antimafia che riguardano gli interessi di gruppi criminali di ‘ndrangheta, camorra, mafia siciliana o pugliese, il rapporto del Viminale ricorda ad esempio l’attività di pregiudicati napoletani affiliati al clan Mazzarella e imparentati con una donna a capo di un gruppo federato al clan Vollaro di Portici, in provincia di Napoli, che grazie a un’ingente disponibilità di capitali, prestavano denaro a imprenditori in difficoltà applicando tassi usurari. Durante il 2020 nel Lazio sono stati effettuati 2.001 sequestri di beni, per la quasi totalità (1.982) riconducibili agli uffici giudiziari di Roma. Da segnalare, in proposito, la confisca eseguita, nel mese di aprile, dall'Arma dei Carabinieri, di varie auto di lusso, di una villa e terreni in provincia di Roma per un valore di oltre un milione di euro, nei confronti di un membro del citato sodalizio, il cui tenore di vita era nettamente superiore ai redditi dichiarati (qui la notizia). Ferimenti avvenuti per motivi legati alla gestione dei chioschi sul lungomare di Ostia. Al centro dell'inchiesta della Dda della Città dello Stretto truffe agricole all'Agea e all'Unione Europea da parte dei clan mafiosi di Tortorici con 113 indagati. La realtà criminale in città e nel suo hinterland, spiega ancora il Ministero nel suo rapporto, è “particolarmente articolata e complessa”. Tre arresti, Da "Daje" a "stacce", 15 espressioni in cui solo un romano doc può riconoscersi, Lattoferrina, nuovi dati confermano la sua efficacia contro il Covid, Le varianti del Covid nei quartieri di Roma: il video, tutto da ridere, di Claudio Morici, Coronavirus, Roma e il Lazio verso la zona arancione: indice Rt e ricoveri oltre la soglia. Un altro decreto di confisca, emesso nel mese di aprile, ha riguardato un prestanome avellinese del clan Pagnozzi, i cui esponenti si sarebbero trasferiti, da anni, nella zona sud-est della Capitale: tra i beni oggetto di confisca, figurano quote di diverse società che gestivano ristoranti a Roma, nella zona di Trastevere. La Dia chiarisce innanzitutto che sul territorio di Roma “sussistono cointeressenze tra le molteplici organizzazioni criminali comuni, comprese quelle che agiscono con il metodo mafioso”. La Dia ricorda il rapporto con un gruppo autoctono, Terenzio, e altri camorristici, Giuliano e Anastasio, per lo stoccaggio di merci contraffatte, proveniente dai porti di Napoli, Civitavecchia e Gioia Tauro e stoccata nei magazzini dei quartieri Casilino e Prenestino. I vertici della Direzione distrettuale antimafia hanno parlato, per Roma e il Lazio, di un sistema criminale ‘multilivello' proprio perché, a partire dagli anni '80, nella Capitale hanno cominciato ad affiancare le organizzazioni mafiose tradizionali anche gruppi di criminali e bande autoctone, nate e cresciute a Roma. Funerali da Padrino del boss Casamonica. Leonardo Sciascia, La storia della mafia, Barion Milano 2013, ISBN 978-88-6759-001-8 contenente l'articolo apparso nel 1972 sulla rivista Storia Illustrata. Le prime presenze di esponenti riconducibili a compagini mafiose risalgono agli inizi degli anni ’50 quando alcuni membri delle famiglie di Giffone, paese in provincia di Reggio Calabria, arrivano nel comasco per trascorrere le vacanze estive. E' questa la mappa disegnata nella relazione consegnata dal Ministro dell'Interno Marco Minniti al Parlamento sull'attività svolta e sui risultati conseguiti dalla Dia. Giornalista dal 2012, un passato a Giornalettismo, insieme alla passione per le news online ha coltivato quella per la Seo. L’obiettivo sarebbe quello di spaziare Gli Alvaro anche nel rifornimento di stupefacenti. P. IVA 12073411006. La Commissione parlamentare antimafia ha evidenziato una “assai preoccupante” situazione nei Comuni di Nettuno e Anzio, nella parte meridionale della provincia romana, che è interessata da tempo dalla presenza di una proiezione della cosca Gallace di Guardavalle, in provincia di Catanzaro. Molte di queste vengono dagli Anni Ottanta e dagli omicidi nella faida scatenata dalla Banda della Magliana per l’omicidio di Giuseppucci.