di Emiliano Federico CarusoGiuseppe Casamonica, considerato il boss dell'omonimo clan dopo la morte di Vittorio "Il re di Roma" nell'agosto del 2015, è stato ora condannato al regime di carcere duro.Già considerato tra i quattro "Re di Roma" dell'inchiesta di Mafia Capitale, il boss Giuseppe Casamonica è stato appena condannato al cosiddetto regime di carcere duro dietro richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Roma, confermata anche dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.Considerato il "Re" delle zone romane di Anagnina e Tuscolano, specialmente dopo la morte del boss Vittorio Casamonica, ma con un potere criminale che arrivava fino alle spiagge di Ostia, Giuseppe è accusato di un intero curriculum criminale fatto di estorsioni, violenze, associazione a delinquere di tipo mafioso e traffico di droga. A capo del gruppo Giuseppe Casamonica e Domenico Spada, ... Lui, detto Bitalo, però, anche da detenuto ha continuato a coordinare le attività e a inviare ordini. Un'agenzia criminale di servizi 6. Un affidamento in prova così motivato: «La misura appare idonea ad assicurare per il condannato una possibilità di recupero e il contenimento della sua pericolosità sociale (...) Egli non commette reati dal 2009 (era in carcere da quasi 10 anni, ndr)». È stato accusato di traffico di stupefacenti agli … Durante la forzata assenza di "Bìtalo" è la sorella maggiore, Liliana Casamonica (già arrestata in passato per aver tenuto prigioniera l'ex cognata minacciandola di sfregiarla con l'acido e di portarle via i figli) a prendere il controllo degli affari nelle zone pasoliniane di Porta Furba: riscuote i crediti (naturalmente alla maniera mafiosa), si occupa della contabilità, della gestione dello spaccio di droghe e di mantenere i rapporti con gli avvocati del clan. Posts about upcoming concerts in 2015 written by wpr2sites. Una delle vittime citate nell’ultima ordinanza, Ernesto Sanità, al quale è stata tolta la casa da Giuseppe Casamonica per pagare un debito, già nel giugno 2007 era andato in commissariato a denunciare. Inoltre un'ordinanza del tribunale di sorveglianza, a marzo del 2017, concede a Giuseppe Casamonica il trasferimento a Trivigliano, in una struttura di recupero per tossicodipendenti, motivando la misura come "...idonea ad assicurare per il condannato una possibilità di recupero e il contenimento della sua pericolosità sociale". Dopo aver piantato la prima base operativa a Romanina, nella periferia est di Roma, i Casamonica iniziano una veloce ascesa criminale fatta di estorsioni, usura e traffico di droga, grazie soprattutto al talento criminale del capoclan Vittorio (i cui pomposi funerali nell'agosto del 2015 causeranno non poco imbarazzo al Comune di Roma). https://saper.altervista.org/lirresistibile-ascesa-del-boss-giuuseppe-casamonica Giuseppe Casamonica, detto Bìtalo, è il padrino del clan e sa come funzionano le cose. Riceverai direttamente via mail la selezione delle notizie più importanti scelte dalle nostre redazioni. LEGGI ANCHE Casamonica, il pm chiede condanne dai 3 ai 13 anni per i membri del clan. Giuseppe Casamonica detto “mano monca” non è nuovo alle cronache giudiziarie, racconta Nello Trocchia nel suo libro “Casamonica”. Estorsione, usura e spaccio: 23 arresti nei clan Casamonica, Di Silvio e Spada FOTO. Estorsione, usura e spaccio: 23 arresti nei clan Casamonica, Di Silvio e Spada FOTO. Nell’odierna operazione sono stati arresti e associati in carcere Celeste Casamonica, Consiglio Casamonica, Cosimo Casamonica, Christian Casamonica, Giuseppe Casamonica detto «Bitalo», Giuseppe Casamonica conosciuto come «Monca», Lauretta Casamonica, Liliana Casamonica conosciuta come «Stefania», Massimiliano Casamonica detto «Ciufalo», Pasquale Casamonica detto «Rocky», … Giuseppe Casamonica – detto Bitalo – ritenuto il clan dell’omonimo clan mafioso operante a Roma, è stato sottoposto al 41bis, il regime speciale meglio noto come il “carcere duro”. Quelli che chiameranno, poi, gli "Anni di piombo". LEGGI ANCHE Casamonica, il pm chiede condanne dai 3 ai 13 anni per i membri del clan. La resistibile ascesa del boss Giuseppe Casamonica ha goduto di benevoli ostacoli, se non addirittura colpose agevolazioni. Arrestato anche Giuseppe Casamonica, considerato il capoclan a tutti gli effetti. Dettagli da non dimenticare nella storia segreta dei Casamonica È lieve, eppure deciso e nitido l’inchiostro del libro Casamonica.La storia segreta. Mentre "Bìtalo" a Roma spadroneggiava ad Anagnina e al Tuscolano, Senese si era preso le zone a sud-est della capitale, Carminati il centro e la zona nord, mentre Fasciani si occupava degli affari criminali dal quartiere di san Paolo fino al Lido di Ostia, dove divideva gli "affari" insieme ai clan Di Silvio-Casamonica, Triassi, Spada e Guarnera. Nato a Pietrasanta, in Toscana, l'11 giugno del 1972, Giuseppe "Bìtalo" Casamonica scala rapidamente i gradini della mala capitolina fino ad essere considerato uno dei quattro "Re di Roma" della storia di Mafia capitale, scoperchiata i primi giorni di dicembre del 2014, insieme a Michele Senese, Massimo Carminati e Giuseppe Fasciani. … Un vero e proprio clan, secondo la Dda della procura romana, al cui vertice sedeva proprio Giuseppe, detto Bitalo. Sedici arrestati portano il cognome Casamonica: a cominciare da Giuseppe, detto Bitalo, considerato colui che dirige il sodalizio, pianifica e individua le azioni da compiere e … Il ruolo apicale di promotore era stato attribuito a Giuseppe Casamonica detto “Bitalo”, ristretto in regime di 41 bis anch’egli destinatario del nuovo provvedimento cautelare. Circostanze raccolte dal pm Giovanni Musarò a corredo degli oltre 30 arresti eseguiti il 17 luglio contro il ramo della famiglia sinti che ha nel 46enne Bìtalo (padre di quattro figli e già nonno) il suo capo indiscusso. L'omonimo del più famoso e potente “Bitalo” è il “re di via Devers”, classe 1972. Ma torniamo indietro di qualche decennio con questa storia.Sono gli anni '50 in Italia, quelli del secondo dopoguerra, del boom economico, della Fiat 500 e delle gite fuori porta. Andò stamo noi nessuno viene a rompe er cazzo». Tra gli arrestati sedici portano il cognome Casamonica: a cominciare da Giuseppe, detto Bitalo, considerato colui che dirige il sodalizio, pianifica e individua le azioni da compiere e le vittime da colpire, impartisce direttive agli altri associati e, a volte, partecipa direttamente ad alcuni delitti. ROMA – Una cappella gentilizia nel cimitero di Ciampino e beni per un valore di oltre 1,5 milioni di euro. Arrestato anche Giuseppe Casamonica, considerato il capoclan a tutti gli effetti. Secondo la Procura di Roma a dirigere l’organizzazione in sua assenza, è stata Liliana, la sorella più grande. Storie di ricatti e violenze. Nel giugno 2008 un'altra condanna a sei anni nei confronti di "Bìtalo", per estorsione nei confronti di una pizzeria al Tuscolano, finisce in prescrizione dalla Corte d'appello perchè la sentenza di secondo grado arriva troppo tardi, nel 2014. Casamonica. Giuseppe Casamonica, detto Bitalo, in realtà, anche ha continuato a coordinare le attività e a inviare ordini al clan anche da detenuto. Qui, a Ostia, i cinque clan tentavano di dare riciclare il denaro investendolo nella gestione di stabilimenti balneari, poi chiusi a seguito di varie indagini.Ma il grosso dei traffici i Casamonica lo fanno con il traffico di cocaina, di cui detengono il monopolio nelle zone da loro controllate. News e ultime notizie oggi da Italia e Mondo, Coronavirus Roma, ultime notizie Lazio: 8 nuovi casi e 2 morti #laculturaincasa virtuale rilancia, Lazio, quell'intervallo contro l'Atalanta che cambiò la storia, Dai criminologi ai piscicoltori: la babele di sigle agli Stati generali di Conte, Vivi Bistrot, le proprietarie: «L'incendio è certamente doloso», Circostanze raccolte dal pm Giovanni Musarò a corredo degli oltre 30 arresti eseguiti il 17 luglio contro il ramo della famiglia sinti che ha nel 46enne. ... il ruolo apicale di promotore era stato attribuito a Casamonica Giuseppe detto "Bitalo", tuttora ristretto in regime di 41bis anch’egli destinatario di un nuovo provvedimento cautelare. In vicolo di Porta Furba lei è un punto di Ma il forzato ritiro di Giuseppe Casamonica, in teoria, doveva essere ben più lungo di 10 anni, se non fosse stato per due "incidenti di percorso". Salvato dalla prescrizione (sei anni per una sentenza di appello), scarcerato già prima come tossicodipendente (frequentava il locale dove spacciava la famiglia), beneficiato dal misterioso smarrimento della denuncia di una sua vittima, trattato come un delinquente comune pur avendo un già ricco curriculum criminale. A reggere l’organizzazione in sua assenza, secondo la procura di Roma, è stata Liliana, la sorella più grande di Giuseppe. A reggere l’organizzazione in sua assenza, secondo la procura di Roma, è stata Liliana, la sorella più grande di Giuseppe. La violenta ascesa della famiglia criminale che ha invaso Roma di Floriana Bulfon (Prefazione di Giuseppe Pignatone, Bur Rizzoli, 2019). L'operazione "Gramigna" riconosce infine Giuseppe Casamonica come figura di primo piano nelle operazioni del clan omonimo e attribuisce, a lui e agli altri arrestati, un intero curriculum criminale di estorsione, associazione a delinquere di stampo mafioso (il 416 bis), intestazione fittizia di beni e traffico di droga, che veniva procurata da Luciano Strangio, uomo di fiducia a Roma per conto della cosca 'ndranghetista di San Luca. Infine un episodio rimasto senza spiegazioni. Giuseppe Casamonica, detto Bìtalo, è il padrino del clan e sa come funzionano le cose. Parliamo dell'operazione "Gramigna", che ha coinvolto 250 carabinieri del Comando provinciale di Roma, aiutati anche dalle dichiarazioni di di Debora Cerreoni, la donna che Liliana Casamonica teneva segregata in casa con la minaccia dell'acido ed ex moglie di Massimiliano Casamonica, fratello di "Bìtalo". Visualizza i profili delle persone di nome Sara Casamonica. ANTIMAFIADuemilaAssociazione Culturale Falcone e Borsellino Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000Privacy e Cookie policy, © Eppure, racconta la pentita Debora Cerreoni all’inizio della sua collaborazione, maggio 2015, nessuna speciale sorveglianza c’è su di loro in carcere. Tanto per ricordare: il capostipite Vittorio Casamonica, solerte usuraio e crudele riscossore di crediti per conto di altri clan, negli anni '80 riscuoteva il denaro prestato a usura per conto di Enrico Nicoletti, a sua volta usuraio e cassiere della Banda della Magliana. Giuseppe Casamonica detto “mano monca” non è nuovo alle cronache giudiziarie, racconta Nello Trocchia nel suo libro “Casamonica”. Un vero e proprio clan, secondo la Dda della procura romana, al cui vertice sedeva proprio Giuseppe, detto Bitalo. In tutto, ai 37 arrestati vengono riconosciuti ben 55 capi di accusa. Un anno dopo, Bìtalo tornerà in carcere con l’accusa di gestire assieme a figli e familiari un traffico di droga, fornita dalla ‘ndrangheta degli Strangio. A capo del gruppo Giuseppe Casamonica e Domenico Spada, il pugile amico del senatore 5Stelle Emanuele Dessì a cui stamane è stata sequestrata la palestra di Marino. Giuseppe Casamonica detto Bitalo (47 anni) Giuseppe Casamonica detto Mano monca (47 anni) Lauretta Casamonica (47 anni) Liliana Casamonica detta Stefania (49 anni) Luciano Casamonica … Giuseppe Casamonica, detto Bitalo Io sono Tony, Tony il Magnifico Il figlio del re e Pelé 4. Sette donne che avevano preso il potere coi mariti in cella. Secondo la Procura di Roma a dirigere l’organizzazione in sua assenza, è stata Liliana, la sorella più grande. Secondo la Procura di Roma a dirigere l’organizzazione in sua assenza, è stata Liliana, la sorella più grande. In questo clima di terrorismo i Casamonica stringono contatti con i clan Casalesi, oltre a solide e proficue alleanze, sia criminali che parentali, con numerose altre famiglie sinti come i Cena, i Barovero, i De Rosa, Di Guglielmo, Di Rocco, Ciarelli, Di Lauro, Zini, Spinelli e Spada (un altro nome che poi ritroveremo spesso nella storia criminale romana) e, giusto per non farsi mancare nulla, appoggiati dal clan bosniaco dei Seferovic (di cui faceva parte, tanto per dirne una, Mario "Alessio il sinto" Seferovic, che lo scorso anno abusò sessualmente di due ragazze conosciute in chat). Il 17 dello stesso mese viene infatti raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare insieme ad altre 36 persone, tra i quali troviamo molti nomi dei clan Spada e Casamonica sparsi tra Reggio Calabria e Cosenza. Il ruolo apicale di promotore è stato attribuito a Giuseppe Casamonica, recentemente uscito dal carcere dopo circa 10 anni di detenzione. includes2013/SSI/notification/global.json, /includes2013/SSI/utility/ajax_ssi_loader.shtml, Copyright 2020 © RCS Mediagroup S.p.a. Tutti i diritti sono riservati |, Già nel 1996 una sentenza contro il cassiere della Magliana, Enrico Nicoletti, indicava i Casamonica, Il secondo alleggerimento della sua detenzione arriva in virtù di un’ordinanza del Tribunale di sorveglianza. La resistibile ascesa del boss Giuseppe Casamonica ha goduto di benevoli ostacoli, se non addirittura colpose agevolazioni. Passano gli anni, e un nuovo nome si impone nei clan sinti di Roma: quello di Giuseppe Casamonica. "Bìtalo" esce dalla struttura all'inizio di luglio 2018, ma rimane libero per pochi giorni. Lo stato del tuo abbonamento #PLACEHOLDER# è sospeso. 2000 - 2021 La Cerreoni, figlia di un ex legato alla Banda della Magliana, ricostruisce per gli inquirenti l'intera organizzazione, i nomi, la gerarchia, i traffici e persino il gergo utilizzato dagli esponenti del clan. E proprio per traffico di cocaina Giuseppe Casamonica, a fine gennaio del 2009, viene condannato a 10 anni di carcere. Denuncia regolarmente protocollata ma, come ricostruito dagli accertamenti chiesti dal pm, mai trasmessa in procura. Secondo gli inquirenti "continua a intrattenere corrispondenza epistolare con Giuseppe Casamonica", dal carcere, promettendo "una promessa di … Sedici arrestati portano il cognome Casamonica: a cominciare da Giuseppe, detto Bitalo, considerato colui che dirige il sodalizio, pianifica e individua le azioni da compiere e le vittime da colpire, impartisce direttive agli altri associati e, a volte, partecipa direttamente ad alcuni delitti. Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Ma, nella storia della criminalità, nessun boss dura per sempre. «Suddetta carenza — annota l’informativa della questura — è da ricondursi al mancato sviluppo dell’indagine che avrebbe consentito l’identificazione completa dell’autore del fatto, per come può evincersi dagli elementi raccolti». Ma la sua permanenza in carcere sarebbe potuta essere più lunga se non fossero intervenuti due fattori. Il primo è che una ulteriore condanna a sei anni del giugno 2008 (estorsione ai danni di una pizzeria sulla Tuscolana) non produce effetti perché la sentenza di secondo grado arriva solo nel 2014 e il reato viene dichiarato prescritto dalla Corte d’appello, che pure riconosce la «configurabilità dei delitti». Nella Capitale del boom economico i Casamonica decidono però di non occuparsi di cavalli, ma di qualcosa di ben più sbrigativo, semplice e vantaggioso. La sua condizione di cocainomane, annota ancora il giudice, è aggravata dal fatto che «occupandosi della gestione di un locale notturno a Roma è entrato in contatto con ambienti sociali nei quali era diffuso e abituale l’uso di sostanza stupefacenti (...) La famiglia per lui rappresenta un valido sostegno». Casamonica Giuseppe detto ‘Bìtalo’ nato a Pietrasanta (Lu) 11/6/1972 Casamonica Guerrino detto ‘Chicco’ nato a Roma 22/2/1992 Casamonica Liliana detta ‘Stefania’ nata a Roma 17/3/1970 Giuseppe Casamonica, detto Bitalo, in realtà, anche ha continuato a coordinare le attività e a inviare ordini al clan anche da detenuto . Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie. Ci sono soldi e lavoro per tutti e un intero paese da ricostruire. All’epoca Repubblica raccont… Praticamente viene considerato un semplice e innocuo tossicodipendente. Infine un episodio rimasto senza spiegazioni. Giuseppe Casamonica era uno dei “quattro re” che si erano presi Roma prima dell’inchiesta Mafia Capitale: la sua “zona” di influenza era Tuscolano ed Anagnina, nel quadrante Sud Est della Città Eterna. Clan Casamonica, 23 arresti a Roma. Il salto di qualità lo fanno però negli anni '70, quelli del terrorismo, delle Brigate rosse e dei sequestri di persona, spesso finiti male come nel caso di Aldo Moro nel 1978. Era lui il reggente del gruppo di Casamonica … Giuseppe, detto Bitalo, anche da detenuto ha continuato a coordinare le attività e a inviare ordini. ... Lui, detto Bitalo… Un vero e proprio clan, secondo la Dda della procura romana, al cui vertice sedeva proprio Giuseppe, detto Bitalo. Nato a Pietrasanta, in Toscana, l'11 giugno del 1972, Giuseppe "Bìtalo" Casamonica scala rapidamente i gradini della mala capitolina fino ad essere considerato uno dei quattro "Re di Roma" della storia di Mafia capitale, scoperchiata i primi giorni di dicembre del 2014, insieme a Michele Senese, Massimo Carminati e Giuseppe Fasciani. In quell’epoca Bìtalo sta scontando una condanna definitiva a 10 anni, che riconosce fin dal 2009 l’esistenza di una associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con base in vicolo di Porta Furba. È stato accusato di traffico di stupefacenti agli esiti dell'indagine “Tenacia” del 2009. Ormai radicati, negli anni successivi, anche a Ostia e nelle zone romane di Porta Furba, Spinaceto, Tuscolano, Anagnina fino a Frascati e Monte Compatri, e forti di un patrimonio che la Direzione investigativa antimafia valuterà poi in 90 milioni di euro, i Casamonica riescono a controllare un gigantesco traffico di droga che arriva persino in Germania, Paesi Bassi e Spagna, intrecciandosi anche con la politica e con i peggiori nomi della storia criminale capitolina. Gli ordini le arrivano direttamente dal fratello, durante i vari colloqui in carcere. «A Rebibbia — dice la donna fuggita dal clan — i colloqui con i bambini avvengono presso l’area verde, dove non c’è il rischio di essere intercettati». Dettagli da non dimenticare nella storia segreta dei Casamonica È lieve, eppure deciso e nitido l’inchiostro del libro Casamonica.La storia segreta. Giuseppe Casamonica detto Bitalo (47 anni) Giuseppe Casamonica detto Mano monca (47 anni) Lauretta Casamonica (47 anni) Liliana Casamonica detta Stefania (49 anni) Luciano Casamonica (51 anni) I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, nella prima mattinata di oggi, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di … Associazione Culturale Falcone e Borsellino, Vincenzo Muccioli a Red Ronnie: io disturbo il potere, Droga: nuove generazioni, specchio della società, Mafia: sequestro beni da 60 mila euro a esponente della famiglia di Caltagirone. Il ruolo apicale di promotore era stato attribuito a Giuseppe Casamonica detto “Bitalo”, ristretto in regime di 41 bis anch’egli destinatario del nuovo provvedimento cautelare. Di Giuseppe Casamonica si era “celebrata” nei giorni scorsi la liberazione dopo dieci anni di galera per traffico di stupefacenti trascorsi però in una comunità di recupero. ... il ruolo apicale di promotore era stato attribuito a Casamonica Giuseppe detto "Bitalo", tuttora ristretto in regime di 41bis anch’egli destinatario di un nuovo provvedimento cautelare. Il ruolo apicale di promotore è stato attribuito a Giuseppe Casamonica, recentemente uscito dal carcere dopo circa 10 anni di detenzione. Casamonica. Giuseppe Casamonica, detto Bitalo, in realtà, anche ha continuato a coordinare le attività e a inviare ordini al clan anche da detenuto . Dentro i cerchi Sequestri e cacciaviti Gli Spada Le donne di casa 5. In questo clima laborioso e spensierato c'è una famiglia sinti originaria delle terre abruzzesi e molisane (in particolare Pescara e Venafro) che decide di piantare solide radici nella Capitale. Sono i Casamonica, originati in parte dalla famiglia Di Silvio (un nome che più avanti ritroveremo nelle cronache della mafia capitolina) e preceduti da una solida fama di laboriosi "cavallari". Giuseppe Casamonica è finito in carcere nell’ambito dell’operazione Gramigna, con la quale i carabinieri hanno arrestato 37 persone appartamenti alla famiglia. Roma, inchiesta Casamonica: prescrizioni e «favori» nella carriera del boss Bìtalo Giuseppe, ritenuto il capo della associazione mafiosa smantellata a metà … I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, nella prima mattinata di oggi, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di beni, emesso dal G.I.P. Storie di ricatti e violenze. Una carriera criminale di primo piano, quella di Giuseppe "Bìtalo" Casamonica, iniziata sul potere costruito dal capostipite Vittorio, esteso poi da Frascati fino al Lido di Ostia, e finita ora con una condanna al 41 bis. Sedici arrestati portano il cognome Casamonica: a cominciare da Giuseppe, detto Bitalo, considerato colui che dirige il sodalizio, pianifica e individua le azioni da compiere e le vittime da colpire, impartisce direttive agli altri associati e, a volte, partecipa direttamente ad alcuni delitti. Ed è durante questi colloqui privati, hanno poi dimostrato le indagini, che Giuseppe impartisce alla sorella Liliana le indicazioni per gestire gli affari all’esterno. Il secondo alleggerimento della sua detenzione arriva in virtù di un’ordinanza del Tribunale di sorveglianza del marzo 2017, che accoglie la richiesta di trasferimento in una struttura di recupero per tossicodipendenti a Trivigliano, nel frusinate, per scontare l’ultimo anno di pena. Concerts Shows Events Sports Comedy Opera Symphony Ballet Broadway Show Tickets for Sale Già nel 1996 una sentenza contro il cassiere della Magliana, Enrico Nicoletti, indicava i Casamonica come i veri temuti esattori della famigerata associazione criminale. Circostanze raccolte dal pm Giovanni Musarò a corredo degli oltre 30 arresti eseguiti il 17 luglio contro il ramo della famiglia sinti che ha nel 46enne Bìtalo (padre di quattro figli e già nonno) il suo capo indiscusso. La finta sicurezza garantita dai protettori di un ordine mafioso, costruita sulla violenza e la prepotenza, sulla pelle di una popolazione abbandonata a se stessa. Giuseppe, detto Bitalo, anche da detenuto ha continuato a coordinare le attività e a inviare ordini. La violenta ascesa della famiglia criminale che ha invaso Roma di Floriana Bulfon (Prefazione di Giuseppe Pignatone, Bur Rizzoli, 2019). L'omonimo del più famoso e potente “Bitalo” è il “re di via Devers”, classe 1972. ROMA – Una cappella gentilizia nel cimitero di Ciampino e beni per un valore di oltre 1,5 milioni di euro. Giuseppe detto Bìtalo, che nella sua lingua significa “una cosa grande”, offre una certezza: «A Roma ci stanno i Casamonica e basta!